Gli Ebrei

Il Popolo di Jahvè

P. 69

Gli Ebrei

Gli Ebrei erano una popolazione nomade di origine semitica.

Semitico

semìtico – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud-occidentale e dell’Africa settentrionale

Fonte Treccani.it

Gli Ebrei

Proveniente dalla Mesopotamia. Il loro nome deriva forse dalla parola habiru, cioè “predoni”, attestata nelle tavolette cuneiformi mesopotamiche, e spiega che cosa fosse in origine questo popolo: un gruppo di tribù nomadi che, nel corso del XIII secolo a.C., viveva ai margini delle città sumere e si dedicava alla pastorizia e alla razzia.

Come era Basata la società

ebraica?

Gli Ebrei

La struttura prevalente della società ebraica era il clan: ogni clan era guidato da un capofamiglia, chiamato anche patriarca,la cui autorità politica e religiosa veniva trasmessa di generazione in generazione al figlio maschio primogenito.

Gli Ebrei

Attenendosi al racconto biblico, intorno al 1900 a.C. il patriarca Abramo, su ordine Del dio Jahvè, si era diretto verso le coste della Palestina, che era stata indicata da Dio come Terra Promessa, e si era insediato tra la valle del fiume Giordano, la Galilea e la costa affacciata sul Mediterraneo. Qui rimasero anche i suoi successori Isacco e poi Giacobbe . I dodici figli di quest`ultimo, poi, divennero i capostipiti di altrettante tribù in cui si divisero gli Ebrei. Questa fase della storia ebraica è definita età patriarcale, proprio perché essa si svolse entro una comunità familiare, il cui capo, il patriarca appunto, trasmetteva la sua autorità giuridico-religiosa generalmente al primogenito.

La Bibbia e la “Tradizione Biblica”

La Bibbia e la “Tradizione Biblica”

La storia e l’identità culturale degli Ebrei sono tramandate principalmente dalla Bibbia,il cui nome deriva dal greco biblia, che significa “libri”. Quest’opera, infatti, è costituita da un insieme di testi molto vario, di genere letterario e stili differenti

La Bibbia e la “Tradizione Biblica”

composti a partire dal X secolo a.C.La maggior parte dei testi fu scritta tra il VI e il IV secolo a.C., in particolare i primi cinque libri, detti Pentateuco, che costituiscono il fondamento dell’ebraismo, in quanto registrazione di usanze e norme giuridiche prima trasmesse oralmente.

La Bibbia e la “Tradizione Biblica”

tuttavia l’uso della Bibbia come fonte storica è da sempre oggetto di discussione tra gli studiosi. Secondo alcuni si tratta di un testo essenzialmente attendibile, mentre secondo altri è assai discutibile, poiché gli avvenimenti raccontati risalgono a molti secoli prima della stesura dei libri e la stesura stessa ha subito la forte influenza di criteri religiosi, con omissioni, cambiamenti o invenzione di dati storici.Gli storici, quindi, preferiscono parlare di “tradizione biblica”

Gli Ebrei Esuli In Egitto

Gli Ebrei Esuli In Egitto

Dopo circa due secoli che si erano insediati nella terra di Canaan, la Bibbia racconta che una grave carestia spinse gli Ebrei a migrare in Egitto: la notizia sembra avere reali fondamenti storici, poiché ci fu effettivamente una migrazione intorno al 1700 a.C. ,in concomitanza con quel vasto movimento di popoli che aveva portato gli Hyksos al potere nella zona settentrionale dell’Egitto.

Gli Ebrei Esuli In Egitto

Gli Ebrei ebbero un’accoglienza favorevole, ma quando gli Hyksos furono cacciati, nel 1550 a.C. circa, e venne fondato il Nuovo regno, essi iniziarono a essere trattati con sempre maggiore ostilità, fino a che furono ridotti in uno stato di schiavitù. Soltanto nel XIII secolo a.C., durante il regno di Ramses II, gli Ebrei si liberarono dalla schiavitù sotto la guida di Mosè

Esodo.

Gli Ebrei Esuli In Egitto

Mosè era un ebreo nato e cresciuto alla corte dei faraoni: questi condusse il suo popolo fuori dall Egitto, in una fuga raccontata nel libro della Bibbia che da questo evento prende il nome di

La missione di Mosè era quella di ricondurre gli Ebrei in Palestina, la Terra Promessa da Dio affinché il suo popolo vi dimorasse per sempre.

Il rientro nella Terra Promessa e

l'influsso dei Cananei

Il rientro nella Terra Promessa e l'influsso dei Cananei

Secondo la Bibbia gli Ebrei riuscirono a tornare in Palestina dopo quarant'anni, guidati da Giosuè, il successore di Mosè. Secondo gli storici, invece, il ritorno nella Terra Promessa fu in realtà un processo graduale. In ogni caso gli Ebrei si insediarono nelle città cananee, sotto mettendone o sterminandone gli abitanti e adottandone l’economia agricola, che prese il posto della pratica della pastorizia.

La nascita della Monarchia

La nascita della Monarchia

Il rientro in Palestina comportò anche lo scontro con i Filistei, uno dei Popoli del mare arrivati qui nel XIII secolo a.C. che avevano occupato con la violenza la zona meridionale della Palestina, organizzandosi in una federazione di città-Stato.

La nascita della Monarchia

In un primo momento gli Ebrei si opposero all'espansione dei Filistei verso l'entroterra, ma senza coalizzarsi tra loro: per decenni il clan e la tribù continuarono a rimanere le organizzazioni sociali prevalenti. Tuttavia la crescente pressione militare portò alcune tribù a riunirsi sotto un monarca.

La nascita della Monarchia

01. Re Saul

(1047-1007 a.C.), fu essenzialmente un capo militare, che giunse a controllare un territorio ristretto all’interno della Palestina nell’XI secolo a.C. e cadde in battaglia.

La nascita della Monarchia

02. David

(1007-970 a.C.), che unificò le tribù ebraiche, conquistò Gerusalemme e vi trasportò l’Arca dell’Alleanza, una cassa di legno rivestita d’oro contenente le Tavole dei dieci comandamenti, simbolo del patto tra Dio e Israele, ricevute da Mosè sul monte Sinai. L’archeologia conferma solo in parte questi dati: probabilmente il regno di David fu contemporaneo a quello di Saul e si estendeva sugli altipiani centro-meridionali della Palestina.

Quello di David fu comunque il primo vero regno di Israele, che passò in successione a suo figlio Salomone

La nascita della Monarchia

03. Salomone

(970-930 a.C.), riconosciuto come giusto e saggio. Il suo governo a Gerusalemme favorì l’economia, i contatti commerciali e la presenza di una corte di letterati; Salomone, inoltre, fu il promotore dell’innalzamento del primo tempio stabile in onore di Jahvè, che divenne il punto di riferimento per tutto il popolo.

Fine.

Crediti

Testo: Libro “SAPERE FARE STORIA”

Grafica: slidesgo.com

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